“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
L’anemia può peggiorare l’insufficienza respiratoria della BPCO?
Per dare una risposta a questa domanda bisogna prima di tutto esaminare in quale modo anemia e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) possano reciprocamente influenzarsi.
L’anemia consiste in una ridotta quantità di emoglobina presente nel sangue all’interno dei globuli rossi.
Essa è in grado di legarsi all’ossigeno che giunge al sangue dagli scambi respiratori dei polmoni, trasportandolo ai vari organi dove viene ceduto per partecipare ai processi biochimici delle cellule.
Maggiore è la quantità di emoglobina presente nei globuli rossi e maggiore è la quantità di ossigeno disponibile per le esigenze metaboliche dell’organismo.
Una bassa quantità di emoglobina circolante (anemia), quindi, determina tutta una serie di conseguenze sui processi metabolici cellulari, rendendosi responsabile, tra l’altro, dei più comuni sintomi dell’anemia che consistono in dispnea (difficoltà respiratoria) e di precoce insorgenza di fatica muscolare nel corso delle normali attività umane.
La BPCO, da parte sua, consiste in una malattia respiratoria cronica che può giungere, nei suoi gradi più estremi di compromissione funzionale, fino all’insufficienza respiratoria, momento in cui i polmoni non sono più in grado di trasferire al sangue un’adeguata quantità di ossigeno indispensabile alle necessità metaboliche delle cellule.
Tenuto conto di ciò che ho detto si comprende molto bene come, nei pazienti affetti da BPCO che già presentino insufficienza respiratoria, la concomitante comparsa di un’anemia possa ulteriormente peggiorare il deficit di ossigeno circolante, aggravando in tal modo anche la sintomatologia di questi pazienti.
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