Dott. Enrico Ballor – Pneumologo Torino
AsmaLo Pneumologo Risponde

Solo Spray per Asma? Quanto?

Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.

La domanda di questa uscita è:

Posso curare l’asma bronchiale solo con lo spray? E quanto devo usarne?

Domanda interessante che, per rispondere in modo esauriente, richiederebbe una risposta chilometrica. Per necessità di spazio cerco quindi di riassumere di seguito solo alcuni concetti generali ai quali ispirarsi.

  • Ci sono diversi tipi di asma.
    Alcuni pazienti asmatici presentano crisi respiratorie solo saltuarie, altri invece presentano un’ostruzione bronchiale praticamente continua.
    Nei primi è possibile usare i broncodilatatori solo “al bisogno”, mentre per i secondi diviene necessario un trattamento più articolato e continuo.
  • L’asma è una malattia primariamente infiammatoria dei bronchi.
    Spesso il cortisone risulta indispensabile, specie nelle forme più severe di malattia, per risolvere quell’infiammazione della mucosa bronchiale principale responsabile della broncocostrizione.
    L’uso di uno spray inalabile contenente sia il broncodilatatore che un cortisonico inalatorio, consente al broncodilatatore di mantenersi attivo più a lungo nel tempo riducendo il rischio di assuefazione al farmaco (riduzione dell’efficacia).
    I broncodilatatori usati da soli e ripetuti troppe volte nella giornata, specie nelle forme asmatiche di una certa importanza, rischiano inoltre di provocare disturbi del ritmo cardiaco secondario all’eccessivo e sconsiderato uso di questi farmaci.
  • Il paziente con asma allergico può certamente beneficiare dell’uso dei broncodilatatori inalatori, tuttavia questi farmaci, se usati da soli, possono non essere sufficienti.
    I cortisonici, gli antileucotrienici e gli antistaminici per il buon controllo della respirazione nasale, ad esempio, sono raccomandati nel trattamento di queste forme di asma allergico.
  • Spesso la terapia con i soli farmaci per uso inalatorio non è sufficiente a controllare le forme più impegnative di asma bronchiale e lo pneumologo deve ricorre in questo caso all’associazione di terapie inalatorie e per via orale.
  • Il tipo di farmaco ed il dosaggio relativo ai diversi farmaci a disposizione dello pneumologo e dell’allergologo, devono essere necessariamente stabiliti dello specialista che segue il paziente, in quanto non esiste una “terapia dell’asma”, ma esiste invece una ben più personalizzata “terapia dell’asmatico”.

Approfondimenti

Scopri di più su questo argomento leggendo anche:

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