“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
Può un mucolitico far venire una crisi d’asma?
In pazienti che presentino una particolare e non frequente ipersensibilità all’acetilcisteina (NAC o N-acetil-cisteina), sono descritte, per quanto rare, crisi d’asma anche di una certa importanza. Nella mia casistica clinica, ad esempio, ricordo di una paziente affetta da BPCO che per risolvere la comparsa di una fastidiosa secrezione catarrale iniziò ad assumere (auto-prescrizione consigliata da una conoscente) N-acetil-cisteina in compresse effervescenti.
Di li a poco (poche ore) questa signora iniziò ad accusare un’intensa dispnea asmatica che si concluse con un ricovero in Pronto Soccorso.
Un successivo trattamento con broncodilatatori e cortisonici orali consentì di rinormalizzare in qualche giorno la condizione respiratoria.
Vista da me successivamente e correlata l’assunzione del farmaco con la comparsa della crisi asmatica, le sconsigliai di assumere in futuro tale medicinale.
Il mese successivo, tuttavia, comparve nuovamente una crisi d’asma, quando ormai il quadro respiratorio si era completamente ristabilito e nonostante l’assunzione costante di broncodilatatori inalatori già in corso per il trattamento della BPCO.
Questo mise in dubbio la reale correlazione tra la precedente crisi asmatica e l’assunzione del NAC, in quanto la paziente escluse una nuova assunzione dello stesso farmaco.
Peccato, tuttavia, che analizzando meglio ciò che la signora aveva in realtà assunto senza saperlo, in quanto contenuto a più basso dosaggio in un apparentemente innocuo “integratore” multivitaminico e fluidificante “da banco”, altro non fosse se non di nuovo N-acetil-cisteina presente in un prodotto commercializzato sotto altro nome rispetto a quello del prodotto precedentemente assunto.
Si tenga conto di ciò prima di iniziare un trattamento mucolitico in pazienti affetti da asma bronchiale.
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